Il contributo straordinario serve a realizzare opere di urbanizzazione primaria funzionali al contesto in cui ricade l'intervento, senza differenza alcuna tra il fatto che a farsi promotore di tali opere, sia il privato piuttosto che la parte pubblica, purché l'importo risulti inferiore alla sogli di cui all'articolo 14, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36. Detto importo del contributo straordinario dovrà essere impiegato, proprio come misura compensativa, per la realizzazione di opere ce meglio servano l'ambito di intervento (e che siano ulteriori rispetto alle urbanizzazioni primarie), risultando perciò indifferente che le somme siano gestite dal Comune o dal privato, al netto della stipula di convenzione che ne regoli modalità, tipologia e tempi di realizzazione.
Per "opere funzionali" si intendono sia le opere di urbanizzazione primaria di cui all'articolo 16, comma 7, D.P.R. 6 giugno 2001, n. 280, la cui realizzazione è diretta in via esclusiva al servizio della lottizzazione, dell'ambito di intervento, ovvero, della realizzazione dell'opera edilizia di cui al titolo abilitativo a costruire, sia, anche , quegli interventi complessi, ma unitar, afferenti ad un'area più estesa di quella della singola opera, che tendono a rendere l'opera stessa coerente e connessa con il tessuto urbanistico circostante.
Il calcolo del contributo straordinario di urbanizzazione si configura come extra onere, ed è finalizzato a definire, con misura monetaria, ma con finalità di reperimento di risorse da utilizzare ai fini di interesse pubblico , l'incremento di valore di cui beneficiano le proprietà private oggetto di proposte di trasformazione nel contesto della predisposizione del Piano degli interventi. É dunque da intendersi che tale contributo deve essere versato dal soggetto attuatore in aggiunta al pagamento degli oneri di urbanizzazione, del costo di costruzione e delle eventuali opere e costi di urbanizzazione.
Il presente documento intende proporre una metodologia valutativa che consenta di quantificare il "plusvalore" e di conseguenza l'ammontare della contropartita a favore del soggetto pubblico (contributo straordinario) secondo parametri che garantiscano imparzialità amministrativa, omogeneità e trasparenza di valutazione di fronte alle diverse casistiche, parità di trattamento nei confronti degli operatori, di pubblicità e di partecipazione al procedimento di tutti i soggetti interessati